Oggi mi son voluto soffermare su un argomento che purtroppo ancora oggi non è preso sul serio da molte persone che vogliono vendere casa.
Vi parlerò di un caso che mi è capitato recentemente: un cliente che conosco da parecchio tempo mi ha contattato in quanto ha ereditato una casa, che lui e altri eredi vogliono vendere, e per mia fortuna sono stato proposto come agente immobiliare professionista. Dopo aver reperito la documentazione, purtroppo con un po’ di fretta ma in ogni caso con fiducia reciproca, abbiamo provveduto a commercializzarla subito, perché io per fortuna avevo già un paio di clienti molto interessati a quella tipologia.
Qui è stato commesso il primo errore: purtroppo mi sono fatto dare la documentazione necessaria solo in maniera informale, preoccupandomi di avere tutti i documenti che mi servivano solo per procedere alla messa in vendita, ed ecco il patatrac.
Il problema è stato che il mio cliente mi aveva garantito determinate cose (come io gli ho garantito di avere clienti interessati), ma aveva fretta nel procedere ad ogni costo con la vendita e questa fretta è stata determinante. Ma determinante a che cosa? Solo a far scappare ogni tipo di cliente possibilmente interessato.
Sì, purtroppo è successo proprio questo; per scendere un po’ più nel dettaglio ma in poche parole, il mio cliente mi ha spacciato dei magazzini per dei metri quadrati abitativi.
Certo, la prima domanda che vi farete voi è “ma l’agente immobiliare professionista non doveva controllare la veridicità di questi dati?”. Senza dubbio lo avrei fatto, come poi è successo (infatti ho scoperto io questo errore di valutazione dei metri quadri!), ma se un cliente mi firma un mandato e mi fa certe dichiarazioni, io purtroppo sono obbligato a procedere con la vendita, e solo dopo a controllare la veridicità dei dati, per etica professionale. Ma in questo caso, mentre ci perdevamo nei calcoli, abbiamo anche perso per strada un cliente, perché il cliente interessato a comprare ha offerto la metà del prezzo in quanto i metri quadri abitativi erano la metà.
Non voglio annoiarvi con storielle di poco conto, ma il punto è che se insisto su determinate cose, se insisto su quelle che al cliente sembrano sciocchezze (come le carte, documenti e quant’altro) è solo per fare al meglio il mio lavoro, quindi NON PENSATE DI SAPERNE DI PIU’ DI UN AGENTE IMMOBILIARE PROFESSIONISTA, perché se un professionista vi da un consiglio è probabile (o meglio, è certo!) che sappia fare il suo lavoro meglio di voi, e se lui lavora meglio per voi significa soldi piegati nel vostro portafoglio!
Noi professionisti siamo qui per questo, per starvi a fianco e darvi un parere, ma siccome voi siete i clienti dobbiamo mostrarvi tutte le alternative possibili seguendo comunque le vostre direttive, ma se le informazioni che ci vengono date sono sbagliate e vi impuntate su una certa cosa anche se vi dimostriamo che è sbagliata, non si va da nessuna parte. Per com’è il mercato immobiliare odierno è inutile impuntarsi su alcune cose, come per esempio procedere a portare clienti anche se la documentazione fornita all’agenzia immobiliare non è completa, perché il professionista è al vostro servizio e se voi clienti autocertificate una cosa io non posso non procedere.
Insomma, come vi dico sempre, alla fine dei conti un buon agente immobiliare professionista sa sempre cosa fare per vendere il vostro immobile al meglio.
Per oggi è tutto.
Riccardo Gangai
P.S.: Per lasciarvi con un lieto fine, Francesco (questo è il nome del mio cliente) dopo questo sbaglio mi ha dato carta bianca sulla gestione della vendita, e finalmente abbiamo venduto l’immobile in poco tempo e con un buon risultato.